Come possiamo prendere la responsabilità al 100% di ciò che vogliamo creare?
Il Covid-19 ha impattato anche noi, come molti.
Prima abbiamo sottovalutato la realtà: «è solo un’influenza», «le persone si stanno facendo prendere dal panico», «noi non ci fermiamo», «bisogna andare avanti».
Poi non abbiamo più potuto ignorare la situazione: molti clienti, per lo più internazionali, si sono visti costretti a sospendere la partecipazione al nostro Personal Mastery previsto questa settimana. E anche noi ci siamo adeguati a malincuore a una “forza superiore” annullando in pochi giorni il seminario di marzo e quelli successivi pianificati in Sudafrica e in Georgia.
Infine, si sono manifestati lo sconforto e la preoccupazione: l’80% del nostro fatturato proviene dall’estero e il nostro modello di business si appoggia essenzialmente sul “passaparola”. I top executive partecipanti al Personal Mastery per lo più proseguono il lavoro con le loro squadre e le loro organizzazioni garantendo continuità allo sviluppo della nostra azienda, e anche alla vita delle nostre famiglie.
Imparare a riconoscere di essere in una posizione di “vittima delle circostanze”, in balia degli eventi, spesso nella rabbia per l’ingiustizia subita, è il primo passo di consapevolezza. Il secondo è cominciare la ricerca di una posizione diversa, dove ci possiamo prendere la totale responsabilità di ciò che vogliamo creare rimanendo in connessione con le nostre profonde aspirazioni. Questo è il processo che facciamo ogni giorno insieme ai nostri clienti.
Quindi ci siamo chiesti: in che modo questa situazione di enorme incertezza dovuta al Covid-19 ci chiede di evolvere, di cambiare? Quali ostacoli, convinzioni, illusioni abbiamo l’opportunità di trasformare per rimanere allineati al contributo che vogliamo portare? Qual è la nostra resistenza? Che cosa facciamo fatica a vedere?
La nostra resistenza maggiore è la convinzione che la presenza fisica sia essenziale nel nostro lavoro.
In tutto il mondo, abbiamo osservato, e fatto esperienza, di come sia difficile innestare un nuovo mindset e lasciare andare le proprie convinzioni “su cosa è giusto fare”, soprattutto se quelle soluzioni sono state di successo nel passato. In più la resistenza collettiva nasconde resistenze personali più profonde, credenze su di noi, su ciò che è possibile o ragionevole o giusto.
Evolvere se stessi, il proprio mindset è semplice ma non facile perché proprio laddove è importante farlo, si toccano delle resistenze non immediatamente visibili, che fanno leva sulle emozioni – ma anche sulle sensazioni corporee – che sono lì per “proteggerci dal cambiare” qualcosa che ha funzionato in passato.
Quindi eccoci qua con una nuova proposta che vogliamo sperimentare con coloro che avranno voglia di mettersi in gioco, che prenderanno la decisione di lavorare su quella resistenza, con l’obiettivo di evolvere il proprio mindset.
Questo è il nostro lavoro: lo facciamo da 30 anni. La nostra nuova sfida è farlo online con un seminario di Padronanza Personale dal 30 marzo al 9 aprile con orari e costi pensati per questo momento particolare.